Fluidità e continuità definiscono il linguaggio della nuova maniglia ’86. Le sue linee sinuose, ispirate all’arte Streamline, evocano velocità, dinamismo e modernità. Non è solo una questione estetica: al tatto, la maniglia regala una carezza morbida e scorrevole, trasformando l’atto quotidiano dell’aprire in un gesto sensoriale e naturale.
’86 è anche un simbolo. Con essa, Fimet sceglie di celebrare i suoi quarant’anni di attività nel modo che più le appartiene: creando. È un progetto che nasce dalla memoria e guarda al futuro, unendo la forza delle origini a una visione contemporanea, sempre in dialogo con l’evoluzione del design.
Presentata in anteprima esclusiva al SICAM 2025, la maniglia ha segnato un momento importante per l’azienda, raccontando attraverso il suo design l’identità e la storia di Fimet, proiettata verso nuovi orizzonti.
A firmarne le linee è Robby Cantarutti, architetto e designer che da anni esplora un linguaggio essenziale, capace di coniugare rigore e naturalezza. Con il suo studio di Buttrio ha sviluppato progetti in architettura, interni e design industriale, sempre guidato da una ricerca che porta alla sottrazione, fino all’essenza del gesto.
Non è la sua prima collaborazione con Fimet: nel tempo, Cantarutti è diventato una presenza familiare, quasi “di casa”, condividendo con l’azienda valori e visione. Con ’86, questo dialogo creativo si rinnova ancora una volta, dando vita a un oggetto che racchiude in sé memoria, funzione e poesia.

Robby Cantarutti
Lo studio Robby Cantarutti and partners fondato da Robby Cantarutti e Francesca Petricich (marito e moglie) nasce nel 1995 in provincia di Udine. Lo studio delle diverse culture dell’abitare, i cambiamenti del vivere quotidiano, l’analisi dei comportamenti delle varie culture è lo stimolo per la creazione dei loro progetti.




